Si ha l’impressione che il linguaggio giochi un ruolo importante nella sua poesia. In che modo nasce, dal punto di vista tecnico e strutturale la composizione dei suoi testi ?
(Una studentessa del “Quintino Stella - Roma”)
ANNA MALFAIERA
La mia scrittura compatta, incalzante nel suo procedere, ha una punteggiatura invisibile, corrisponde a un ritmo interno che si concede una sosta solo nel punto.
È un dialogare continuo che risente della carica emotiva, un flusso trasmesso per bisogno di determinarsi nonostante le contrapposizioni dell’affermare e del negare. Il punto, solo segno visibile, corrisponde ad una pausa prolungata prima di proseguire nel discorso, valido, se considerato espressione di identità.
Questo implica una scelta di materiali: parole organizzate in blocchi compatti, in un verso esteso che spesso si risolve nel verso seguente in un denso intreccio di rime interne a significare l’accumulo delle cose, delle considerazioni, delle riflessioni, che non permettono alla scrittura esitazioni ed indugi.
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