Da: Avanti 15 Novembre 1959

Libri: Poesie di Anna Malfaiera

Vantaggio Privato

A.C.

 

L’atteggiamento che emerge da queste poesie di Anna Malfaiera potrebbe chiamarsi di non-partecipazione, sebbene esse siano testimoni di una rivolta continua contro le insidie e le frustrazioni della routine quotidiana. Anche questo rifiuto è naturalmente un modo per ritrovare se stessi, un’evasione verso l’interno, all’opposto dell’impegno, cercando la faccia vera delle cose già conosciute piuttosto che affidandosi all’imprevisto e ad esperienze al di fuori della sféra abituale. E’ anche vero però ciò si risolve in una certa monotonia, in un senso di chiuso e quasi di ossessivo sottolineato da una certa impersonalità di tono, e dai lunghissimi periodi privi di punteggiatura.

 

Una tensione pacata, ma costante tra due poli opposti, dell’impulso a partecipare e di isolarsi in un mondo intimo e privato, crea un tipo di ritmo tutto intellettuale, una sottile dialettica psicologica che fa appunto poesia di un discorso per lo più astratto, privo degli usuali richiami acustici o visivi. Tanto astratto e privato, per la verità, che a volte pare rarefarsi in una casistica troppo minuta e di difficile interpretazione.

 

Quella di Anna Malfaiera è una poesia senza immagini, senza personaggi, senza ritmo; non ci sono descrizioni, né dialogo, né dramma. Si potrebbe considerare il volume nella sua totalità come un lungo monologo di cui ogni singola poesia rappresenta un paragrafo senza variazione di enfasi, linguaggio o metrica.

 

Non a caso i vari pezzi mancano di titolo, sono ordinati per numeri romani e talvolta interiormente suddivisi per numeri arabi; in ognuno di essi abbiamo una nuova sfaccettatura della situazione , un ampliamento o uno schieramento sul discorso già incominciato.

 

L’andamento e discorsivo , certe situazioni e stati d’animo ci ricordano talvolta Pavese. Più spesso tuttavia , leggendo queste poesie siamo messi a confronto con la problematica di molta poesia contemporanea, in particolare di quella corrente – Balestrino e Rosselli – che pur disponendo di mezzi verbali, affilatissimi , tuttavia si astiene dall’incorporare nella propria tematica altro che non sia l’autoritratto psichico, l’autonalisi. Intendiamoci, far ciò con rigore e coerenza è altrettanto difficile quanto il tentativo di registrare la realtà più recente. Anna Malfaiera sembra riuscirci: il suo argomento è sempre sostenuto da una intelligenza estremamente articolata, e mai un calo di tono, una sbavatura, un indugio al sentimentalismo.

 

Se il tema è uno solo è anche vero che esso è sostenuto da un linguaggio coerente con se stesso e da una sintassi che asseconda fin nelle più riposte sfumature la realtà che vuol rappresentare.

                                                                                                                                              A.C.

 

 

ANNA MALFAIERA, Il vantaggio privato, Sciascia ed, pp. 70, L. 600.