da: Galleria n. 56 sett.-dic 1974
In Iterazione, dubbio e interrogazione in alcuni testi recenti
di Francesco Paolo Memmo
..... In Anna Malfaiera — che pure ricorre ad un ossessivo procedimento di iterazione — notiamo infatti una fiducia certamente maggiore nelle possibilità ricettive della parola, la certezza anzi che il «problematico contatto» (non col lettore, che qui non è neppure ipotizzato, ma con la persona amata, cui questi versi sono probabilmente indirizzati) possa essere una buona volta ristabilito (1):
Va’ all’ inferno tu e tu e tu e tu
tu con lei e tu con lui e tu con l’altro
e l’altra e anche tu va’ all’ inferno
e tu tu e tu tu tu tu tu tu
e ancora tu e tu e sempre tu
nel medesimo modo quando che sia
e la ripetizione dell’atto e delle parole
e la ridondanza di tutti i criteri
immutabili di comprensione e giudizio.
La pronuncia iterata del «tu» (la replicazione coesiste qui con l’invettiva, e non la contraddice: l’altro è cioè tanto più amato quanto più bestemmiato, secondo un procedimento letterario che ha documentate radici nella tradizione poetica) sta ad indicare una volontà di possesso tanto più forte quanto maggiore è il timore di non farcela. Donde il dubbio e l’interrogazione come categorie tipiche di molta recente poesia.
1 A. Malfaiera, Lo stato d'emergenza, Pollenza-Macerata, La nuova foglio editrice, 1972
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